| YARA, NUOVA PISTA: "UN GIOVANE SAPEVA E FU UCCISO"
MILANO - Una nuova pista che ufficialmente viene smentita ma che gli inquirenti starebbero percorrendo attivamente. E' quella che lega gli omicidi di Yara Gambirasio ed Eddy Castillo, un giovane dominicano di cittadinanza italiano. Due vicende orribili con il comune denominatore del luogo. Eddy, 26 anni, un bel giovane moro, fu trovato morto la mattina di domenica 16 gennaio in via Bedeschi, a Chignolo d'Isola, a soli 300 metri dal luogo in cui è stato ritrovato il cadavere della tredicenne il 26 febbraio scorso. Il ragazzo viveva a ad Almenno San Bartolomeo, paese confinante con Brembate Sopra, sapeva qualcosa di Yara? Aveva visto o saputo qualcosa che non avrebbe dovuto vedere in merito alla scomparsa di Yara? E' un sospetto crescente, una circostanza che anche i carabinieri stanno verificando. Il ragazzo è stato ucciso molto probabilmente a botte, massacrato a calci e pugni. Frequentava la vicina discoteca di via Bedeschi, ben nota a molti ragazzi bergamaschi: «Sabbie Mobili Evolution». Sul suo omicidio, per il quale indagano i carabinieri di Treviglio (Bergamo), non è ancora stata fatta luce.
RABBIA IN PAESE A Brembate Sopra, il paese del Bergamasco dove il 26 novembre è scomparsa Yara Gambirasio, trovata uccisa sabato scorso in un campo incolto di un comune vicino, il tempo del silenzio è finito. Dopo tre mesi caratterizzati dalla compostezza dei suoi abitanti, e dall'assenza di risultati sul fronte delle indagini, la comunità ha rotto il riserbo e ha alzato la voce. Lo ha fatto tramite il suo sindaco, Diego Locatelli, che nel corso di una conferenza stampa che si è tenuta in municipio ha detto senza mezzi termini che «la comunità aspetta una risposta» dalle forze dell'ordine. «La famiglia vuole giustizia, non vendetta - ha precisato - però ai cittadini vanno date delle risposte. Noi accetteremo qualsiasi risultato - ha detto ancora - se ci sarà il 'mostro di Brembatè o di qualche altro posto». «Non ci sentiamo migliori o peggiori di altri - ha quindi sottolineato - il bene e il male ci sono dappertutto. La comunità ha espresso il suo cordoglio con il silenzio e adesso aspetta una risposta». E poi, quasi facendosi interprete della rabbia trattenuta dei suoi concittadini, ha affermato: «Quell'animale deve essere trovato e punito» aggiungendo subito dopo «...nell'ambito delle modalità della giustizia». Dichiarazioni forti, se proporzionate alla moderazione abituale degli abitanti di Brembate, e che forse interpretano la crescente apprensione che serpeggia tra la gente. Girando per il paese, infatti, è facile avvertire la percezione d'insicurezza che vi aleggia da quando, sabato scorso, il ritrovamento del cadavere della tredicenne ha tolto definitivamente ogni speranza.
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