| YARA, MESSO SOTTO TORCHIO ENRICO IL 'FALSO TESTIMONE'
Nella giornata di oggi le forze dell'Ordine hanno tenuto sotto torchio Enrico Tirani, il falso testimone che, subito dopo la scomparsa di Yara Gambirasio, aveva detto ai media di averla vista in compagni di due sconosciuti. Secondo gli inquirenti, Enrico sarebbe una figura chiave nella scomparsa della ragazzina, proprio a causa della falsa testimonianza espressa dal 19enne. Il ragazzo ha ammesso di essersi inventato tutto ed è stato denunciato a piede libero per falso ideologico e procurato allarme.
PSICOLOGA: «TROPPO TEMPO SENZA NOTIZIE» Il troppo tempo trascorso senza alcun segnale fa prendere corpo all'ipotesi peggiore sulla sorte di Yara Gambirasio, la tredicenne scomparsa venerdì scorso da Brembate Sopra, nel bergamasco: che la ragazza sia rimasta vittima di uno o più malintenzionati. A parlare del caso è Gemma Marotta, docente di Criminologia all'Università La Sapienza di Roma. «L'età di Yara - secondo Marotta, che premette di non avere informazioni particolari sulla vicenda - rende non molto plausibile la fuga da casa, fenomeno che si registra solitamente ragazzi un pò più grandi». Per scappare da casa, poi, aggiunge, «ci vuole una motivazione precisa, magari una situazione familiare pesante». E dalle poche notizie filtrate sembra che non sia così: la famiglia Gambirasio (padre, madre, quattro figli, due maschi più piccoli di Yara ed una sorella più grande) viene descritta come serena e senza problemi evidenti. Per fuggire inoltre, ragiona la criminologa, «avrebbe dovuto portarsi dietro qualcosa, vestiti, soldi, un diario. Se ha lasciato tutto a casa, purtroppo è più probabile che abbia incontrato qualche malintenzionato». In questi casi, prosegue Marotta, «si tengono comunque aperte tutte le piste, si seguono una per una e si scartano quelle più improbabili». L'ultima volta è stata vista nella palestra del centro sportivo del paese. «Bisogna accertare e sicuramente sarà stato fatto - rileva - se in quella palestra ha incontrato qualcuno che poì l'ha aspettata fuori. Potrebbe essere stato un 'orcò, ma anche un gruppo di ragazzi più grandi di lei». Il precedente di un caso analogo, tuttora al centro delle cronache, quello della quindicenne Sarah Scazzi, osserva Marotta, «aumenta sicuramente le preoccupazioni della famiglia che però non ha alimentato il circo mediatico che ha caratterizzato la vicenda di Avetrana e questo è un bene». I bergamaschi, aggiunge, «sono gente riservata e questo avrà contato nel comportamento dei familiari di Yara».
DOMANI SI RIPRENDE Si sono concentrate tutto il pomeriggio in un cantiere alle porte di Brembate Sopra (Bergamo) le ricerche di Yara Gambirasio, la tredicenne scomparsa venerdì scorso. Carabinieri e Vigili del fuoco insieme a unità cinofile e uomini della scientifica hanno passato al setaccio per ore l' area dove è in costruzione un centro commerciale al confine con il comune di Mapello, nella zona in cui secondo i riscontri tecnici si sarebbe diretto il cellulare della ragazza prima di essere spento. Di Yara però non si sono ancora trovate tracce. Questa mattina un cane arrivato dalla Svizzera aveva fiutato un percorso che la tredicenne potrebbe avere fatto allontanandosi dal Palazzetto dello Sport, ma la traccia si era persa dopo alcune centinaia di metri proprio in direzione del cantiere che è stato perlustrato nel pomeriggio. Le ricerche riprenderanno domani mattina; dopo fiumi e casolari abbandonati, nei prossimi giorni i carabinieri passeranno al setaccio anche altre aree di cantiere nei pressi di Brembate Sopra per non lasciare nulla di intentato.
LE RICERCHE Sono le ore del terrore nel bergamasco per Yara Gambirasio, la ragazzina di 13 anni sparita da venerdì. Un supercane proveniente dalla Svizzera, di nome Joker, ha fiutato qualcosa al confine del comune di Mapello. E' bastato agli inquirenti per blindare un'area piuttosto vasta che comprende un campo aperto e un centro commerciale in costruzione con data di consegna 2011. I carabinieri avrebbero rinvenuto anche un paio di collant neri o di leggins. Proprio a Mapello si sarebbe agganciata la cella telefonica del cellulare di Yara in uno degli ultimi istanti in cui è rimasto acceso.
Sempre in mattinata i volontari della Protezione civile di Alzano Lombardo hanno messo in azione anche il loro life detector, una sonda particolare che consente di captare qualunque vibrazione sia del corpo umano sia meccanica che proviene da sottoterra o da sotto cumuli di macerie. «Siamo gli unici ad utilizzarlo in Italia - ha detto Maurizio Lombardi, presidente della Protezione civile di Anzano - lo abbiamo usato anche durante il terremoto dell'Aquila». Il life detector deve essere manovrato da tre operatori che hanno fatto un corso di addestramento di due anni.
SEGNALAZIONI A 'CHI L'HA VISTO?' «Sono arrivate segnalazioni per Yara che stiamo valutando e seguiamo il caso anche con due inviati sul posto». Così all'ADNKRONOS Federica Sciarelli, conduttrice del programma 'Chi l'ha visto?' che andrà in onda domani su Rai Tre e che si occuperà della scomparsa di Yara Gambirasio, la tredicenne di Brembate di Sopra, in provincia di Bergamo, di cui non si hanno notizie da cinque giorni. «Stiamo lavorando - ha aggiunto la giornalista - la situazione è preoccupante». Nella puntata anche importanti aggiornamenti sul caso di Sarah Scazzi con una testimonianza inedita. Il programma di Giuseppe Rinaldi, Federica Sciarelli, è a cura di Chiara Grigoletto, il produttore esecutivo Francesca Perelli e la regia di Patrizia Belli.
CHI E' JOKER Joker, un segugio di razza bloodhound, detto anche cane di Sant'Uberto, sei anni di età, ha portato i volontari impegnati nelle ricerche in un'area alla periferia di Brembate di Sopra tra capannoni, edifici industriali in costruzione, boschi e una roggia. Joker, hanno spiegato i suoi addestratori, è un segugio addestrato proprio per questo genere di ricerche ed ha una percentuale di successo nel ritrovare persone scomparse del 70%.
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