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Il ritorno in pubblico di Francesco Nuti

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view post Posted on 21/11/2010, 18:20




A un cinema di Prato in carrozzina

Commozione per Francesco Nuti che è tornato ad apparire in pubblico dopo il terribile incidente domestico avuto quattro anni fa. Come testimoniato dalle foto pubblicate su "Il tirreno", l'attore toscano è arrivato al cinema Eden di Prato in sedia a rotelle per la presentazione del suo cd "Le note di Cecco", realizzato con il fratello Giovanni e Marco Baracchino. Con lui c'erano l'ex compagna Annamaria e la figlia Ginevra.

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Nuti è arrivato al cinema su una sedia a rotelle raggiungendo però poi la sala con le sue gambe, mostrando i progressi fatti negli ultimi tempi sulla via del recupero. Recentemente il Festival Internazionale del Cinema di Roma aveva reso omaggio al regista proiettando "Francesco Nuti... e vengo da lontano", il documentario realizzato da Mario Canale a lui dedicato.

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tgcom.mediaset.it

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view post Posted on 17/5/2011, 21:41




Buon Compleanno a Francesco Nuti: oggi compie 56 anni

Francesco Nuti oggi compie 56 anni e siamo lieti di rivolgere un pensiero al noto attore toscano nel giorno del suo compleanno.

Abbiamo seguito molto da vicino la sua vicenda privata, finita in tv qualche mese fa con la prima apparizione nella trasmissione I Fatti vostri, condotta da Giancarlo Magalli.

La visione di un Francesco cambiato, nell’aspetto ma non negli occhi, ha sensibilizzato l’opinione pubblica, che si è da subito mostrata vicina alla sua causa e desiderosa di rivederlo in forma come prima. Parliamo ovviamente dei tempi di splendore cinematografico, tempi legati ai suoi grandissimi successi come Io Chiara e lo scuro (1983), Tutta colpa del Paradiso (1985) e Caruso Pascoski di padre polacco (1988), fino all’esilarante Willy Signori e vengo da lontano dei primi anni ’90. Tempi in cui, da bravo Re Mida del cinema, qualsiasi botteghino toccasse si ricopriva d’oro.

Tempi legati anche alla musica, sua antica passione, che lo ha portato sul prestigioso palcoscenico dell’Ariston per il Festival di Sanremo del 1988 con il brano “Sarà per te“, a seguito del quale cantò anche in duetto con Mietta un pezzo scritto da Biagio Antonacci (“Lasciamoci respirare“), risalente al 1992.

Dal 1994 in poi inizia la fase di “declino artistico”: sia Occhio Pinocchio che Il signor quindici palle, Io amo Andrea e Caruso, zero in condotta, non gli rendono la fama e il prestigio della decade precedente e per questo motivo l’attore cade in una profonda depressione, accompagnata da gravi problemi di alcool e un tentativo di suicidio.

Il 12 Maggio del 2006 lo stato alterato in cui versava lo costringe ad interrompere in anticipo un’intervista radiofonica e il 2 Settembre successivo viene trovato privo di sensi sul pavimento della sua abitazione. Il ritardo nell’intervento e nella corsa in ospedale ha fatto sì che l’ematoma cranico si estendesse e provocasse danni sia motori che celebrali, limitandogli l’uso della parola e relegandolo su una carrozzina

Il fratello Giovanni si è fatto più volte portavoce delle sue condizioni e tutt’ora continua a portare avanti una dura battaglia per riportare Francesco alla vita, sulle sue gambe e con la sua voce. Nobili intenzioni, sebbene i telespettatori non abbiano apprezzato l’intervento nel programma Stasera che sera di Barbara D’Urso, accusando lo stesso Giovanni di strumentalizzazione e portando alla chiusura anticipata del programma stesso.

Noi non vogliamo pensare che sia andata così, non vogliamo accettare la possibilità che suo fratello abbia potuto manipolare la situazione fino a questo punto (lui stesso ci ha rivelato che Barbara D’Urso non ha rispettato gli accordi).

Inutile prendere posizioni, quello che conta è che la strada di Francesco Nuti sta tornando ad essere in discesa e che forse potremmo di nuovo vederlo dietro una macchina da presa. Per ora ci limitiamo ad augurargli che questo 56esimo compleanno sia per lui una sorta di “rinascita” nel senso più bello della parola e che per una volta almeno nella vita siano i suoi fan a farlo sorridere di gioia, con il loro affetto, e non il contrario.

tv.fanpage.it
 
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view post Posted on 2/9/2012, 09:58




Madonna che silenzio c’è su questo film, diventi un dvd
Trent’anni fa Francesco Nuti diventava famoso con la sua storia più pratese


Ora il fratello Giovanni lancia un appello alla città

di Federico Berti

Prato, 2 settembre 2012 - Sembra quasi impossibile che “Madonna che silenzio c’è stasera” non esista in dvd, eppure è così. Tutti i fans di Francesco Nuti lo attendono da anni. Anche le tv non sono state molto generose nei confronti di un piccolo film realizzato interamente in città nell’estate del 1982 e diventato negli anni un autentico cult movie. Raramente viene programmato nei palinsesti.
Sarebbe bello davvero che la copia originale, finalmente, potesse essere recuperata, nel caso restaurata e riportata a nuova vita su un supporto, il dvd, capace di garantirne una conservazione migliore e soprattutto duratura. Un desiderio, un augurio, manifestato anche dallo stesso regista, Maurizio Ponzi, pochi giorni fa in una nostra intervista esclusiva. Adesso anche Giovanni Nuti, fratello di “Cecco da Narnali”, si è lasciato andare ai ricordi. Per Francesco quello è stato il primo film da protagonista dopo l’abbandono del gruppo cabarettistico Giancattivi; per Giovanni, la prima colonna sonora importante.
Signor Nuti, Madonna che silenzio c’è stasera è in assoluto il film più pratese tra quelli realizzati in città, nonostante fosse diretto da un regista romano, Maurizio Ponzi. E’ d’accordo?
«Sì. Non solo è il film più pratese tra quelli girati e realizzati nella nostra città, ma rappresenta il distillato poetico più profondo che un artista come Francesco potesse scoprire dentro di sé e nella gente di Prato. I personaggi hanno una statura morale, un’ironia surreale che solo un poeta che ha vissuto quella fatica del lavoro (la fatica di tutti i giorni a Prato) poteva cogliere. Ponzi riuscì a sintonizzarsi in modo magistrale con il mondo espressivo di Francesco. Maurizio veniva da studi economici e aveva lavorato con Pasolini, tutti fattori che lo accordarono al mondo del lavoro nella Prato di quegli anni».
E lei come ha collaborato alla realizzazione del film?
«E' stata la mia prima colonna sonora. Ricordo ancora quella notte in via Carraia 50 quando Francesco e io tirammo fuori dal cappello della nostra fantasia la canzone Madonna che silenzio c’è stasera; lui il testo e io la musica. Venne così di getto come l’avessimo sempre saputa. Quella canzone è il tema che percorre tutta la trama della storia».
Che ricordi le suscita quel film?
«Il ricordo più bello è quello. Poi nel film c’è l’episodio dei debuttanti allo sbaraglio in cui Cecco canta Puppe a pera, un altro classico della sua carriera. Ed io che interpreto uno stralunato vigile urbano cantautore, tento di cantare una canzone dal titolo Vigile. Dopo appena due battute mi prendo in pieno viso una caterva di pomodori e ortaggi lanciati proprio da lui...Rideva con un gusto...che l’avrei strozzato. Ma si sa, noi toscani siamo maledetti e dispettosi!».
Francesco era all’inizio di una splendida carriera da solista. Qual era il suo stato d’animo durante la realizzazione del film?
«Cecco era entusiasta e ansioso, intimorito eppure spregiudicato. Aveva voglia di fare, di imparare. Ed imparò con una rapidità piratesca. Stava realizzando il sogno della sua vita, forse sentiva che il successo sarebbe arrivato, ma non perse mai quella tenerezza da Pierrot. Si sentiva un clown bianco, malinconico e irriverente».
Adesso il più bel regalo che si potrebbe fare a Francesco, sarebbe quello di recuperare ed eventualmente restaurare il film per poterlo riversare finalmente in dvd...
«Beh, sarebbe un regalo per tutti, non solo per lui, perché di film così non se ne vedono tanti in giro. In quel film non c’è solo l’esordio di un comico ma anche tanta parte del cinema italiano e internazionale. C’è De Sica di ‘Miracolo a Milano’, Germi de ‘Il ferroviere’, Chaplin de ‘Il Monello’, Buster Keaton l’attore più silenzioso del cinema muto. Ma soprattutto c’è una città che, con la sua anima dedicata al lavoro, ha dato a gente come Francesco, Roberto Benigni, Giovanni e Sandro Veronesi, Edoardo Nesi e altri ancora, la misura di una tenacia per il presente e per il futuro».
Che cosa si può fare concretamente?
«Intanto bisognerà sapere con certezza dove è conservata la pellicola originale, in che stato di conservazione versa, quali sono i costi dell’eventuale restauro. Qui Maurizio Ponzi e Mario Canale (autore del documentario Francesco Nuti e vengo da lontano n.d.r.) potranno darci una mano. Poi ci sono da capire i termini della proprietà del film ed infine verificare se ci sono finanziatori ed editori interessati a restituirci questo prezioso frammento d’arte e di storia».
Lei stesso, lo scorso anno, aveva lanciato una proposta ad alcuni industriali...
«Per la precisione nel maggio 2001 fui invitato dal Centro per l’impiego di Prato ad una proiezione di Madonna che silenzio c’è stasera, al museo del Tessuto. Proprio in quell’edificio Francesco girò la scena del telaio-mostro che impazzisce. In quella serata portai i saluti di mio fratello e augurai che la pellicola fosse restaurata e inaugurata proprio lì, nelle splendide strutture restaurate della ex Campolmi. Qualcuno tra il pubblico mi avvicinò e si dimostrò disponibile a realizzare una cordata di mecenati»

lanazione.it
 
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view post Posted on 13/5/2014, 08:56




Francesco Nuti sul palco del Mandela, applauso infinito. Pieraccioni su Facebook: "Niente show, lì la vita vera"
Leonardo Pieraccioni ha così commentato l'esibizione di Ginevra Nuti. L'intero incasso della serata andrà a Nuti come regalo di compleanno da parte di Carlo Conti, Marco Masini, Giorgio Panariello e Leonardo Pieraccioni

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Firenze, 12 maggio 2014 - "Nessuno spettacolo al mondo è più bello dello spettacolo naturale dell’amore tra un figlio e i genitori". La mezzanotte è passata, lo spettacolo organizzato al Mandela Forum da Pieraccioni, Conti, Panariello e Masini per festeggiare il compleanno di Francesco Nuti è da poco finito e questo pensiero corre sui social network, per incoronare i sentimenti genuini scaturiti dall'incredibile festa, settemila partecipanti, in onore del regista: "Dopo che Ginevra Nuti ha cantato 'Sarà per te' non è entrato più l’artista su quel palco ma c’era solo l’uomo, il babbo. E’ stato il momento più emozionante: niente show lì ma la vita vera. L’applauso del pubblico a Francesco? Infinito. Grazie". E' la dedica di Leonardo Pieraccioni all'amico che il prossimo 17 maggio compirà 59 anni. Francesco Nuti, vittima nel 2006 di un grave incidente domestico, ha riempito il palazzetto. Grande calore per lui da parte di tutti gli spettatori che in quell'applauso infinito hanno racchiuso anche un grazie infinito. Per tutto quello che Nuti ha dato alla Toscana, all'Italia, al cinema.

Sul palco, dove è stata portata anche la torta, il regista, insieme alla figlia Ginevra, ha salutato il pubblico con un sorriso commovente.

L'intero incasso della serata andrà a Francesco Nuti come regalo di compleanno da parte dei quattro amici Conti, Masini, Panariello e Pieraccioni che si sono esibiti gratuitamente esibendosi ognuno con i rispettivi repertori e attingendo anche da quello dell'attore e regista pratese, prendendo spunto anche dalle colonne sonore dei suoi film.

lanazione.it
 
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3 replies since 21/11/2010, 18:17   229 views
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