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Isola del Giglio, nave da crociera si incaglia: tre i morti e una decina di dispersi

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*Hunter67*
icon13  view post Posted on 14/1/2012, 10:22




Isola del Giglio, nave da crociera si incaglia: tre i morti e una decina di dispersi
Quattordici i feriti. A bordo dell'imbarcazione oltre 4mila persone. Inclinata di 80 gradi, sulla fiancata uno squarcio di 70 metri




ore 10:19 - La nave da crociera Costa Concordia, si è incagliata in una secca di Punta Gabbianara, non lontana dall'Isola del Giglio. L'imbarcazione era partita alle 19 da Civitavecchia per un Giro del Mediterraneo e diretta a Savona. I 4.229 passeggeri a bordo sono stati soccorsi. Sul posto sono intervenute unità della Guardia costiera per l'evacuazione. Secondo la Capitaneria di porto, ci sono 3 morti e una decina di dispersi.
La nave sta affondando
E' sempre piu' inclinata la nave Costa Concordia che è inclinata di oltre 90 gradi e si sta inabissando. Questo, spiegano i soccorritori, rende più difficili le operazioni di ricerca di eventuali dispersi a bordo della Costa Concordia. "E' una corsa contro il tempo", viene spiegato dai soccorritori.

La capitaneria apre un'inchiesta sul disastro
E' già stata avviata un'inchiesta amministrativa sulle cause dell'incidente in mare che ha coinvolto la Costa Concordia e anche sul soccorso ai passeggeri da parte dell'equipaggio. Lo rende noto la capitaneria di porto di Livorno, che sta coordinando le operazioni in mare in soccorso alla nave. Già acquisiti tracciati e orari.

Tre morti per annegamento

Morte per annegamento: questa, secondo fonti sanitarie, è la causa del decesso dei tre uomini i cui cadaveri si trovano ora nell'obitorio dell'ospedale di Orbetello. Sulle salme sono in corso accertamenti medico legali. Molti passeggeri si sono gettati in mare dopo l'incidente per salvarsi.

Prefetto: "I morti sono tre"
Sono 3 e non 6 le persone morte e 14 i feriti nell'incidente che ha coinvolto la nave Costa Concordia. Lo ha detto il prefetto di Grosseto Giuseppe Linardi: "Sono 3 i morti accertati" ha detto, spiegando che inizialmente, nella concitazione dei soccorsi stanotte, le notizie arrivate parlavano di un bilancio di 6 morti.

Vigili del fuoco liberano 60 passeggeri
Circa 60 persone a bordo della nave della Costa Crociere che ha fatto naufragio a largo del Giglio sono state liberate dai Vigili del Fuoco in una parte della stessa nave dove erano rimaste intrappolate. I sessanta erano in ponti della nave Concordia non rimasti sommersi dall'acqua. Tuttavia queste decine di passeggeri non sono riuscite a scappare con gli altri perche' ogni via di fuga era bloccata.

Il comandante a cena durante l'incidente
"Eravamo partiti da Civitavecchia da due ore e mezza ed eravamo tutti a cena quindi vestiti in maniera elegante, in quanto era la prima cena alla quale ha partecipato anche il comandante. Ad un certo punto abbiamo sentito un boato al quale è seguito un black out". E' il racconto dell'incidente sulla nave Costa Concordia fatto dalla giornalista Mara Parmegiani Alfonsi, imbarcata sulla nave per seguire un evento moda.

Nave inclinata di 80 gradi, squarcio di 70 metri
Uno squarcio lungo almeno 70 metri sulla fiancata di sinistra e un'inclinazione di 80 gradi dalla parte opposta: si presenta così la Concordia. A bordo della nave sono in corso le operazioni di soccorso con i vigili del fuoco alla ricerca di eventuali dispersi. La nave è a ridosso degli scogli.

Una decina di persone disperse
Ore dopo il naufragio della nave della Costa Crociere a largo dell'isola del Giglio si stanno cercando passeggeri dispersi. Potrebbero essere una decina, secondo quanto si è appreso, e non è escluso che qualcuno possa essere rimasto intrappolato nella nave. Poichè ci sono state parecchie persone che si sono gettate in acqua al momento dell'incidente, si cercano dispersi anche in mare. Le ricerche vengono fatte con l'ausilio di elicotteri e natanti.

In corso ispezione a bordo
Una squadra composta da uomini della Guardia Costiera e dei Vigili del fuoco sta compiendo un'ispezione accurata a bordo della nave Costa Concordia per accertare che tutte le persone che erano a bordo siano state evacuate. Venti persone a bordo della Concordia non potevano in alcun modo essere trasferite a bordo delle scialuppe e sono state salvate con un elicottero della Guardia Costiera.

"Ci sarebbero almeno sei morti"

Il bilancio del naufragio della Costa Concordia conta al momento sei vittime accertate. Vi sarebbero una trentina di persone ferite: una quindicina di contusi, altrettanti in "codice giallo", e due gravi. Intanto, il prefetto di Grosseto, Giuseppe Linardi, ha riferito che la prima persona deceduta era un uomo tra i 65 e i 70 anni. Potrebbe essere stato vittima di un malore, o non aver retto al freddo del mare e della notte.

Quattro i dispersi
Stando ad alcune indiscrezioni ci sarebbero anche dei dispersi tra i passeggeri della nave. La confusione è tanta ma mancherebbero all'appello almeno in quattro che potrebbero essere finiti in mare durante i soccorsi.

L'armatore: "Siamo Sconvolti"
Una "tragedia che sconvolge". Costa Crociere definisce così l'incidente avvenuto nella notte a Costa Concordia. "Il primo pensiero - si legge in una nota diffusa dalla compagnia genovese - va alle vittime: vogliamo esprimere il nostro cordoglio e la nostra vicinanza ai loro famigliari e amici". In una nota l'azienda ringrazia anche le autorità e i cittadini dell'isola dell'arcipelago toscano "che si sono prodigate - si legge - nelle operazioni di salvataggio e assistenza agli ospiti e all'equipaggio".

Alcuni passeggeri soccorsi in mare
Qualche passeggero della nave Costa Concordia si è buttato o è caduto in mare. "Stiamo procedendo al recupero", ha detto il prefetto di Grosseto Giuseppe Linardi che coordina la sala situazioni della protezione civile. Il prefetto ha anche spiegato di aver chiesto l'elenco dei passeggeri all'armatore.

Posizione complica l'evacuazione
Si complica l'evacuazione degli ultimi passeggeri a bordo della Costa Concordia. Lo rende noto la compagnia della nave che si è incagliata in una secca nei pressi dell'Isola del Giglio. ''Le operazioni di evacuazione sono state effettuate prontamente - informa Costa Crociere - ma la posizione della nave, diventando piu' difficoltosa, sta complicando le ultime operazioni di sbarco''.(

Emergenza all'Isola del Giglio
''Siamo in piena emergenza'': a dirlo e' il sindaco dell'isola del Giglio, Sergio Ortelli, che si sta preparando ad accogliere i circa 4.000 passeggeri della Costa Concordia che stanno lasciando la nave in avaria nelle acque dell'isola.

Il parroco apre la chiesa ai naufraghi
I primi naufraghi giunti al Giglio sono stati ospitati all'interno della chiesa di San Lorenzo e Massimiliano, che il parroco ha aperto per l'occasione, in mancanza di altri ripari immediatamente disponibili. La gente vi si e' accampata alla bell'e meglio appena scesa dalle scialuppe, donne in abiti eleganti con le scarpe con i tacchi in mano appoggiate ai confessionali, bambini impauriti e assonnati sdraiati sui banchi. Il trasbordo e' ormai quasi completato, ma l'isola del Giglio e' troppo piccola per dare ospitalita' a 4.200 persone spuntate improvvisamente dal mare. La Regione Toscana ha subito attivato un piano di soccorsi. Gli ex passeggeri della Concordia saranno trasportati per mezzo di traghetti a Porto S. Stefano

Testimoni: "Un boato, poi il black out"
''Stavamo cenando quando e' andata via la luce, abbiamo sentito un colpo e un boato, e le stoviglie sono cadute per terra''. Comincia cosi' il racconto di Luciano Castro, uno dei testimoni dell'incidente occorso questa sera alla nave Costa Concordia incagliata al largo dell'isola del Giglio, i cui passeggeri, al momento, sono in viaggio verso terra a bordo delle scialuppe di salvataggio. Primo spavento verso le 21.30, un paio d'ore dopo la partenza da Civitavecchia. Nel salone ristorante una donna incinta grida, qualche bimbo piange. Poi torna la corrente e il comandante comunica che c'e' stato un guasto al generatore elettrico, e che si provvedera' ad aggiustarlo in fretta.

Qualcuno pero', si accorge che la nave si e' inclinata, ''strano per un guasto elettrico'', e il bicchiere non sta piu' dritto sul tavolo. Si attendono altre comunicazioni. Arriva l'invito ad indossare i salvagente e concentrarsi sul ponte, davanti alle scialuppe. ''Solo una misura preventiva'' - rassicura l'equipaggio, sempre secondo i testimoni - ma sulla nave, su cui viaggiano numerose famiglie con bambini, comincia a spargersi una certa preoccupazione. Infine, si ode il segnale di abbandono nave, 7 squilli brevi e uno lungo, si calano le scialuppe, mentre ancora si parla solo di guasto elettrico, e l' allarme aumenta, anche se la compagnia rassicura dicendo che non c'e' alcun pericolo.

In effetti, almeno finora, non si ha notizie di feriti, ne' di contusi. Alla fine arriva la conferma che la nave si e' incagliata e che sta imbarcando acqua. Qualche spintone per salire sulle scialuppe sovraffollate, pianti e grida. ''Scene da Titanic'', commenta Mara Parmegiani, giornalista, come Castro, e anche lei per caso tra i crocieristi della Concordia. ''Si era capito subito che la nave aveva urtato qualcosa - sottolinea - altro che guasto elettrico!''. Molti ora sono gia' a terra, mentre il trasbordo continua e, all'orizzonte, si intravede la nave ormai quasi coricata sulla secca

(Fonte tgcom24)


 
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Kallyope
view post Posted on 14/1/2012, 15:31




Non ho parole per questa tragedia,proprio basita....
 
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marin14
view post Posted on 14/1/2012, 18:07




Che orribile tragedia....
 
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niky105
view post Posted on 14/1/2012, 18:39




Spaventoso, con tutta la tecnologia moderna non dovrebbero accadere certe disgrazie.
 
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givian
view post Posted on 15/1/2012, 17:17




che tragedia...

Costa, in salvo il commissario di bordo
Trovati i corpi senza vita di due anziani

Sale a cinque il bilancio delle vittime. Il numero dei dispersi scende a 15. Ancora 48 ore per l'operazione salvataggio, poi scatterà il recupero del carburante

Mentre continua la corsa contro il tempo dei soccorritori per salvare i sopravvissuti ancora in mare, secondo le ultime verifiche il numero dei dispersi è sceso a 15. La Guardia Costiera, intanto, ha annunciato il ritrovamento di due anziani morti a bordo della nave. Al sicuro il commissario di bordo Marrico Giampetroni, prelevato dalla Costa Concordia con un'operazione spettacolare dei vigili del fuoco.

17.03 - Ambasciata Usa: dispersi due americani
L'ambasciata statunitense in Italia ha abbassato a 120 il numero di americani a bordo della nave Costa Concordia, e precisato che "118 persone" sono state fino ad ora contattate. Altre fonti riferiscono di due coppie di francesi che ancora mancherebbero all'appello.

16.56 - Legale comandante: è stata manovra di emergenza
"E' stata una manovra di emergenza, avvicinarsi così tanto alla costa è stato l'unico modo per evitare che la nave affondasse in mare aperto". E' la versione del comandante della Costa Concordia Francesco Schettino, affidata al suo legale avvocato Bruno Leporatti.

16.10 - TROVATI A BORDO DUE ANZIANI MORTI
I corpi senza vita di due anziani sono stati trovati a bordo della Costa Concordia. Lo ha confermato la Guardia Costiera, spiegando che i cadaveri sono stati individuati nel punto di raccolta sulla nave. A quanto si apprende, i due anziani avevano indosso i giubbotti di salvataggio. Si tratterebbe di due uomini.

15.50 - Un superstite: ci dissero che si trattava solo di un guasto
"Eravamo a bordo solo da due ore. Avevamo appena occupato le nostre cabine e ancora non avevamo fatto alcuna esercitazione su come lasciare la nave. Mentre eravamo a tavola, tra il primo e il secondo, abbiamo sentito un tremolio che via via si è fatto sempre più violento, come un treno che deragliava. Poi il black out e il panico. A un tratto è stato comunicato che il problema era un piccolo inconveniente di natura elettrica". Lo ha raccontato Luciano Castro, naufrago della Costa Concordia, in diretta a Tgcom24. Leggi l'articolo

15.43 - Comandante Guardia Costiera: speriamo di trovare superstiti
"Una squadra di sommozzatori si è immersa per ispezionare la parte posteriore della nave. I sommozzatori hanno sfondato un vetro e sono entrati nella sala ristorante. La speranza di trovare qualcuno vivo c'è. Nella parte sommersa meno, anche se non è da escludere la presenza di bolle d'aria. La situazione a bordo è difficile con tende e moquette che galleggiano divenendo pericolose per i nostri operatori", spiega il comandante della Guardia Costiera, Cosimo Nicastro in diretta dall'Isola del Giglio a Tgcom24.

15.20 - Procura: nave a soli 150 metri da riva
"La nave Costa Concordia era a soli 150 metri dalla riva. Una distanza incredibilmente vicina. Stiamo facendo anche accertamenti satellitari per stabilirla con esattezza". Lo ha riferito il procuratore capo di Grosseto, Francesco Verusio, che coordina le indagini del naufragio all'Isola del Giglio.

15.18 - Procura: scatola nera sta parlando
La scatola nera della nave Costa Concordia sta già 'parlando'. L'ha riferito il procuratore capo di Grosseto, Francesco Verusio, rendendo noto che l'esame della scatola è in corso e sarà completato in un paio di giorni. Emergerebbe una differenza di un'ora tra l'impatto alle 21.45 e l'allarme alla Guardia costiera circa delle 22.43.

15.14 - Cappellano: sala motori allagata in venti minuti
Il "disordine non è stato creato dall'equipaggio, ma dal panico". Lo ha detto cappellano della Costa Concordia, don Raffaele Malena. Sono stati "momenti di panico. Forse non hanno dato subito l'allarme. Cercavano un'altra cosa, quando si è verificato il fatto, lo squarcio alla nave: erano, infatti, andati a vedere in sala macchina se potevano risolvere il black out. Ma è stato troppo tardi, perché‚ in meno di 20 minuti la sala macchina era invasa dall'acqua: non c'è stato niente da fare".

14.48 - Di Paola: un grosso errore umano
"Un grosso errore umano che ha avuto conseguenze drammatiche purtroppo". Così il ministro della Difesa, Giampaolo Di Paola, anche ammiraglio, commenta l'incidente dell'isola del Giglio. "Navi di questa dimensione - secondo il ministro - non possono passare così vicino ad una costa dove è noto che ci sono secche. Speriamo - aggiunge - non salga il numero dei morti, sono in corso ispezioni sulla parte emersa, potrebbero esserci altri passeggeri intrappolati".

14.15 - Il ministro Clini: le grandi navi non sono vaporetti
"Basta con la gestione di queste navi che vengono usate come se fossero dei vaporetti". Il ministro dell'Ambiente Corrado Clini commenta così la tragedia della nave naufragato all'isola del Giglio. "Questo - ha sottolineato - non è turismo sostenibile ma è turismo pericoloso. Dobbiamo intervenire rapidamente e con decisione per evitare che queste grandi navi arrivino vicino ad aree ambientalmente sensibili".

14.04 - Altre 48 ore per le operazioni salvataggio
"La priorità adesso è salvare le vite umane". A dirlo è il responsabile del progetto anti-inquinamento marino del ministero dell'Ambiente (Castalia), Lorenzo Barone. Si deve "pensare al salvataggio" almeno per 48 ore. Poi "il recupero del combustibile, che tecnicamente si chiama allibo. In ogni caso, spiega Barone, "abbiamo le navi del ministero dell'Ambiente pronte a intervenire qualora si dovesse verificare qualcosa" e "a garantire la tutela ambientale".

13.58 -
Il capo commissario non è in pericolo di vita
Marrico Giampietroni, il capo commissario di bordo recuperato, "non è in pericolo di vita", come ha detto il responsabile e coordinatore del 118 della Asl 9 di Grosseto, Robusto Biagioni. Giampetroni, ricoverato al Misericordia di Grosseto, avrebbe "una frattura a una gamba" e i medici gli hanno diagnosticato "uno stato di ipotermia, ma non ci sarebbe stato bisogno di 'riscaldarlo' artificialmente", ha aggiunto Biagioni.

13.21 - In salvo il commissario di bordo: incubo finito
"E' finito un incubo. Ma ho sempre sperato nella salvezza". Sono state queste le prime parole di Marrico Giampetroni, capo commissario di bordo di Costa Concordia, ritrovato questa mattina dai vigili del fuoco. Giampetroni si trovava sul ponte 3 della nave ed è stato salvato con un'operazione spettacolare. Giampetroni è stato caricato sull'elicottero Pegaso e trasportato all'ospedale di Grosseto. Foto

13.05 - Rossi (Regione Toscana): i dispersi sono 17
"Verifiche incrociate stanno riducendo il numero delle persone disperse. Nell'ultima riunione mi hanno comunicato che all'appello mancherebbero 11 passeggeri e 6 membri dell'equipaggio". Lo ha detto il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, al Giglio

12.56 -
Il comandante fermato per pericolo di fuga
Pericolo di fuga e possibile inquinamento delle prove sono i due motivi per cui la Procura di Grosseto ha deciso il fermo di polizia giudiziaria per il capitano Francesco Schettino, comandante della nave Costa Concordia nel naufragio all'isola del Giglio. E' quanto riferisce il difensore, avvocato Giulio Leporatti.

12.25 - Trovata la scatola nera con la rotta
La "scatola nera" della Costa Concordia è stata trovata dai sommozzatori della guardia costiera, prelevata e sequestrata; al suo interno sono registrati i tracciati delle rotte seguite dalla nave, come si apprende da fonti investigative. I tracciati saranno decisivi per le indagini sul naufragio.

11.48 -
Nave Costa, due persone rintracciate a Roma
Due persone che erano a bordo della nave Costa Concordia, e che non risultavano tra quelle soccorse e identificate, si sono presentate a Roma a un ufficio delle forze dell'ordine, come rende noto il prefetto di Grosseto Giuseppe Linardi. A questo punto quindi il numero dei dispersi scende a 36.

11.42 - Pm: il comandante non è stato l'ultimo ad abbandonare la nave
"La manovra della nave non doveva essere quella. Inoltre purtroppo devo confermare che il comandante non è stato l'ultimo ad abbandonare la nave". Sono queste le parole del procuratore capo di Grosseto Francesco Ferusio, che aggiunge: "Stiamo valutando eventuali altre responsabilità".

11.05 - In "fuga" dall'ospedale
La coppia coreana tratta in salvo la notte scorsa all'interno della Costa Concordia ha già lasciato l'ospedale di Orbetello ed è partita per Roma. E' quanto si apprende da fonti sanitarie. Sembra anche che i due coreani, marito e moglie di 29 anni, abbiano lasciato l'ospedale da una porta laterale in modo da evitare di incontrare i mass media. Dopo essere stati visitati i medici li hanno dimessi senza prognosi: stanno bene.

09.39 - Raggiunto, sta bene
E' stata raggiunta la persona individuata questa mattina dai Vigili del Fuoco nel ponte 3 della Costa Concordia naufragata a largo del Giglio. E' un membro dell'equipaggio ed e' il capo commissario di Bordo Marrico Giampetroni. L'uomo sembra essere in buone condizioni.

09.29 -
Difficile da raggiungere
''Dopo i 2 coreani della notte scorsa, a bordo della Costa Concordia e' stata individuata una terza persona da liberare. Sembra che sia un commissario di bordo''. Lo ha riferito il prefetto di Grosseto, Linardi, che ha aggiunto: ''E' difficile raggiungerlo perche' i pompieri devono passare da locali allagati''.

09.23 - Una terza voce
I soccorsi che stanno cercando eventuali superstiti a bordo della nave Costa Concordia, avrebbero sentito una voce proveniente da una delle cabine del relitto. Lo afferma un ufficiale della Guardia Costiera. Si sta cercando di localizzare il superstite per poi trarlo in salvo.

09.14 -
Con grande cautela
Da circa due ore i vigili del fuoco continuano a sentire rumori che provengono dal ponte 3 e si stanno lentamente avvicinando per controllarne la natura. Non è escluso che possa trattarsi di superstiti che segnalano la loro presenza. Le manovre di avvicinamento a questa parte della nave vengono svolte con la massima cautela, anche perche' la Costa Concordia ondeggia a causa delle correnti e del mare leggermente agitato.

08.55 - Trecento filippini a bordo
Sono circa 300 i filippini che lavoravano a bordo della Costa Concordia, secondo quanto indica un comunicato del ministero degli esteri di Manila che precisa che tra di loro ci sono 21 feriti. "Almeno 21 marinai filippini sono stati segnalati tra i feriti. Uno ha un braccio rotto, un altro soffre di ipotermia", si legge nel comunicato. Secondo uno dei filippini a bordo "i connazionali se la sono cavata bene", prosegue il comunicato.

07.23 - Rumori dal ponte tre
Si sentono rumori dal ponte 3 della nave Costa Concordia che ha fatto naufragio davanti all'isola del Giglio. Lo si apprende dai vigili del fuoco. Secondo quanto spiegato, la verifica di quella zona della nave risulta molto difficile da raggiungere a causa di scale, porte sbarrate e arredi e materiali che ostacolano l'avvicinamento dei soccorritori. La nave è completamente rovesciata su un fianco. I pompieri stanno sentendo i rumori da circa mezz'ora

06.13 - Cabina per cabina
Sommozzatori e specialisti dei nuclei speleo-fluviali dei vigili del fuoco procedono ispezionando 'cabina per cabina' con la speranza di raggiungere altre persone rimaste intrappolate. Quando sulla Costa Concordia sono partiti i black out elettrici dopo l'impatto con uno scoglio, si sono bloccate le serrature elettroniche delle porte delle cabine, che vengono aperte con badge, e non è escluso - viene ipotizzato - che qualcuno sia rimasto chiuso dentro anche per questo senza poter fuggire.

05.23 - A terra i due superstiti
Sono arrivati a terra all'isola del Giglio i passeggeri ritrovati vivi in serata a bordo della Costa Concordia incagliata, all'interno di una cabina. Sono due coreani di 29 anni, un uomo e una donna, in viaggio di nozze. I due stanno bene e sono scesi a piedi dall'imbarcazione dei vigili del fuoco. Sono stati portati via in ambulanza per essere sottoposti a controlli.

03.43 - Raggiunti i due superstiti
I vigili del fuoco hanno raggiunto le due persone ancora vive all'interno della Costa Concordia. Si tratta di due asiatici che si trovavano nella cabina 838. A un primo esame, sembra che i due stiano bene. I pompieri li stanno portando all'esterno.

01.11 - Due persone vive a bordo
Due sopravvissuti al naufragio della Costa Concordia sarebbero stati individuati dai vigili del fuoco all'interno della nave. I due, un uomo e una donna, hanno risposto ai soccorritori ma non sono ancora stati raggiunti. Secondo quanto si apprende, sarebbero due ponti al di sotto di dove sono ora i vigili del nucleo Saf (Speleo alpino fluviale).


tgcom
 
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Kallyope
view post Posted on 15/1/2012, 19:18




Mammamia, sembra uno di quegli orribili film catastrofici, invece è tutto vero!!!!
 
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Marzia1969
view post Posted on 16/1/2012, 11:27




La solita figura di m.... (perdonate la volgarità!) in mondovisione....
 
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uffa!!
view post Posted on 17/1/2012, 11:33




COSTA, RICERCHE CON L'ESPLOSIVO.
"ANCORA SPERANZE PER I DISPERSI"


ROMA - «Bisogna fare in fretta perchè le condizioni meteoclimatiche stanno per cambiare e anche per evitare e per prevenire rischi ambientali, perchè l'eventuale rottura di serbatoi avrebbe effetti difficilmente valutabili». Così il ministro dell'Ambiente, Corrado Clini, nel corso della 'Telefonatà di Maurizio Belpietro su Canale 5, riferendosi alla Costa Concordia. «C'è il rischio che la nave vada più in giù e non esistono mezzi meccanici per trattenerla - continua -. Stiamo operando in una situazione veramente al limite».

CARICHE DI ESPLOSIVO È in corso l'esplosione di una serie di microcariche piazzate dagli incursori della Marina sul relitto della Costa Concordia incagliato all'Isola del Giglio. L'area è stata messa in sicurezza e le microcariche sono state fatte brillare: servono ad aprire dei varchi per i sommozzatori che dovranno ispezionare parti della nave finora mai raggiunte dai soccorritori.

DIFFICILE IDENTIFICAZIONE DELLA SESTA VITTIMA A distanza di un giorno dal ritrovamento sta risultando difficile l'identificazione del cadavere della sesta vittima ritrovato dai vigili del fuoco dentro il relitto dalla nave Costa Concordia sfracellatasi sugli scogli dell'Isola del Giglio il 13 gennaio. Si tratta di un uomo, un passeggero, rimasto intrappolato nel ponte 2. I carabinieri sperano di risalire all'identità tramite qualche indicazione presente sul giubbotto salvagente da confrontare con i dati della Costa Crociere

DOMANI LE AUTOPSIE Sono state fissate per domani all'ospedale di Orbetello le autopsie su cinque delle sei vittime del naufragio della Costa Concordia avvenuto davanti all'isola del Giglio. Gli esami saranno compiuti da esperti del dipartimento di medicina legale di Siena.

IL DISASTRO AMBIENTALE (di Claudio Fabretti) Una bomba ambientale. Le 2.400 tonnellate di carburante contenute nelle cisterne della Costa Concordia minacciano l’intero arcipelago, forse anche la costa. «Dipende da come si muove il mare» ha spiegato il ministro dell’Ambiente, Corrado Clini. Fino a giovedì-venerdì il moto ondoso nella zona «sarà debole o moderato», fa sapere l’istituto di biometeorologia Ibimet del Cnr. Ma per 36 ore la visibilità non sarà al massimo. Qualche chiazza oleosa è già stata rilevata attorno alla nave, ma si tratterebbe di combustibile «leggero», da attribuire a diesel o ad acque reflue di sentina, in grado di evaporare. Intanto però Clini ha annunciato che il Consiglio dei ministri dichiarerà lo stato di emergenza per l’area interessata al disastro.
Il lavoro dei sommozzatori è stato interrotto in mattinata per il maltempo, ma poi è ripartito. Anche se «la speranza di trovare in vita i dispersi è ormai ridotta al minimo», come ha spiegato il sindaco dell’Isola del Giglio, Sergio Ortelli. Preoccupa anche la posizione della Concordia, che poggia su un fondale basso ma dista solo 20 metri da un gradone profondo 90 metri. Si teme che con la mareggiata la nave possa perdere la stabilità provvisoria che finora ha consentito i soccorsi. E sul numero dei dispersi è giallo. In serata le Capitanerie riferiscono che, secondo la Prefettura di Grosseto, i mancanti all’appello sono 29, 4 membri dell’equipaggio e 25 passeggeri». Tra questi potrebbero esserci 12 tedeschi.
Dall’inchiesta della Capitaneria di porto di Livorno emerge intanto che la manovra di accostamento della Concordia al porto del Giglio non è stata voluta dal comandante Francesco Schettino, ma casuale. I locali motore, infatti, erano invasi dall’acqua e la nave in balia delle correnti. Si indaga anche sul presunto «inchino al Giglio», l’omaggio che il maitre avrebbe concordato con il comandante della nave per salutare l’isola. Le operazioni per evacuare la nave Concordia, inoltre, sarebbero iniziate almeno un quarto d’ora prima della comunicazione di «abbandono nave» data dal comandante. Si sarebbe trattato di una sorta di «ammutinamento» condotto in alcune parti della nave da parte dell’equipaggio.

leggonline.it
 
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melaspasso
view post Posted on 17/1/2012, 16:00




Avete sentito la famosa telefonata del comandante con la capitaneria di porto?
Roba da pazzi... mi chiedo come sia possibile per un ufficiale un simile comportamento
 
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*Hunter67*
view post Posted on 17/1/2012, 16:34




CITAZIONE (melaspasso @ 17/1/2012, 16:00) 
Avete sentito la famosa telefonata del comandante con la capitaneria di porto?
Roba da pazzi... mi chiedo come sia possibile per un ufficiale un simile comportamento

L'ho sentita, si...senza parole


 
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Kallyope
view post Posted on 17/1/2012, 17:34




Ma sarà vera?
O è un falso come il video che hanno fatto vedere ieri a Striscia?
 
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dclaudia85
view post Posted on 18/1/2012, 10:43




è vera purtroppo!
 
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April
view post Posted on 18/1/2012, 14:37




Si, la telefonata è vera, anch'io sono rimasta scioccata e la cosa che più mi ha colpita è stata la voce di Schettino: trapelava proprio la paura e non si può rimanere imbambolati quando si riveste un ruolo del genere e da te dipende la vita di migliaia di persone. Non è solo una questione di carriera essere il COMANDANTE,bisogna avere gli attributi.
 
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uffa!!
view post Posted on 18/1/2012, 20:23




COSTA, TROVATA VIVA UNA DISPERSA.
"RISCHIO INABBISSAMENTO"


ROMA - È viva una delle passeggere che risultava dispersa L'unità di crisi presieduta dal prefetto di Grosseto, Giuseppe Linardi. «Una delle passeggere tedesche che risultavano disperse è viva e si trova in Germania, dove si è presentata alle forze di Polizia locali. Si tratta della signora Gertrud Goergens».

IL BILANCIO Con l'identificazione di una delle 5 vittime trovate ieri mattina sulla Costa Concordia, l'ungherese Sandro Feher, membro dell'equipaggio, e la conferma che una delle persone disperse è viva, rintracciata in Germania (la signora Gertrud Goergens), scende a 26 il numero delle persone di cui ancora non si hanno notizie dopo il naufragio. I due nomi, infatti sono stati depennati dall'elenco diffuso ieri dall'unità di crisi e composto da 28 nomi. Degli 11 cadaveri trovati fino ad ora, 5 sono ancora senza nome.

MAI COSÌ VICINO AL GIGLIO «Non era mai stata fatta prima da Schettino quella manovra» presso l'Isola del Giglio, ha detto in una conferenza stampa l'avvocato difensore Bruno Leporatti riferendosi al passaggio vicino all'isola- «È oggettivo dire che si tratta di una manovra scellerata e che comunque io definirei giuridicamente imprudente». Secondo quanto precisato successivamente dall'avvocato Bruno Leporatti, rispondendo ai giornalisti nella conferenza stampa, lo stesso legale ha puntualizzato che «la definizione del gip, secondo il quale la manovra è stata scellerata, è un aggettivo riferibile al giudizio di chi lo scrive, cioè al gip stesso. Mentre io - ha ribadito l'avvocato - la definirei una manovra giuridicamente, forse, imprudente».

CLINI: MODERATO DANNO AMBIENTALE «C'è già un danno ambientale, molto contenuto,» relativo «ai fondali dell'isola del Giglio». Così il ministro dell'Ambiente, Corrado Clini, parla degli effetti del naufragio della nave Costa Concordia, durante un colloquio alla Camera con alcune televisioni estere. «La situazione è al limite - aggiunge Clini - perchè la nave è in posizione instabile. È una cosa contro il tempo». Quanto ad alcune fuoriuscite di liquidi dalla nave naufragata, il ministro ricorda che «una nave come quella, da 4 mila passeggeri, ha servizi di ogni tipo: è chiaro che escano dei liquidi ma non sono carburanti». Intanto «sono partite le operazioni per il recupero del carburante», una fase «iniziale di progettazione dell'intervento», che sarà «a carico della compagnia».

"RISCHIO INABISSAMENTO" Lì vicino c'è una scarpata che porta ad una profondità variabile tra i 50 e i 90 metri, esiste «il serio rischio che future mareggiate possano provocare l'inabissamento» della Costa Concordia. A dirlo il ministro per l'Ambiente Corrado Clini, nell'informativa del governo sul naufragio della nave di fronte all'Isola del Giglio.

IDENTIFICATA VITTIMA UNGHERESE È stata identificata una delle cinque vittime trovata ieri all'interno della nave Concordia. Si tratta di Sandor Feher, ungherese, membro dell'equipaggio. Lo rende noto l'unità di crisi presieduta dal prefetto di Grosseto.

RISCHIO MAREA NERA A lanciare l'allarme è legambiente preoccupata per il rischio di una catastrofe ambientale determinata dal disastro della Concordia al Giglio. Secondo l'associazione ambientalista, la biodiversità, la fauna e la flora marina dell'area, al di là del possibile e gravissimo sversamento di olio combustibile, sono già duramente aggredite da tutte le sostanze tossiche e i materiali presenti nella nave: dalle vernici, ai solventi, dagli oli lubrificanti ai detersivi fino ai reflui sanitari e ai metalli. «Chie«Chiediamo un intervento urgente e articolato della Commissione Europea a supporto delle istituzioni nazionali per questa emergenza internazionale al fine di scongiurare la catastrofe ambientale e limitarne il più possibile i danni e le conseguenze che sarebbero di enorme portata per l'ecosistema marino e costiero dell'Arcipelago Toscano e della costa maremmana» dichiara Sebastiano Venneri, responsabile nazionale per il mare di Legambiente.

SCHETTINO GUARDAVA LA NAVE AFFONDARE «Una volta abbandonata la nave», Schettino «rimase fermo sulla scogliera del Giglio e guardava la nave affondare in balia del tragico evento che stava verificandosi». Lo riporta il gip Montesarchio nell'ordinanza emessa ieri sera.

PM: ABBANDONO' 300 PERSONE A BORDO Il comandante Francesco Schettino è accusato dalla procura di Grosseto di aver abbandonato circa 300 persone - passeggeri della nave da crociera Costa Concordia - incapaci di provvedere per se stessi durante il naufragio avvenuto in ore notturne il 13 gennaio scorso presso l'Isola del Giglio. La procura contesta a Schettino che avrebbe dovuto aver cura di loro in quanto comandante della nave. Questa accusa si aggiunge a quelle di omicidio plurimo colposo, naufragio e abbandono della nave.

DISASTRO DI PROPORZIONI MONDIALI «Ricorre senz'altro l'oggettiva gravità del fatto, un disastro di proporzioni mondiali, e ricorre la condotta gravemente colposa configurabile a carico del comandante della Costa Concordia». È quanto scrive il gip Montesarchio nell'ordinanza che ha annullato il fermo in carcere di Francesco Schettino.

"SCHETTINO INCAPACE" Nel suo provvedimento il gip di Grosseto Valeria Montesarchio rileva «anche la totale incapacità di gestire le fasi successive dell'emergenza, così ritardando i soccorsi dalla terraferma», valutando così la condotta del comandante della nave Costa Concordia il 13 gennaio dopo che aveva sbagliato la manovra di avvicinamento all'Isola del Giglio portando la nave contro gli scogli.

NON VOLEVA ASPORTARE SCATOLA NERA «Quanto inizialmente evidenziato dal pm in ordine alla presunta intenzione del comandante di asportare in qualche modo il Voyage Data Recorder (Vdr) della nave è smentito agli atti dal documento 170, annotazioni di pg del CF De Falco, che precisa il possibile fraintendimento di un'informazione data sul punto». Lo precisa il gip Montesarchio argomentando sul pericolo di inquinamento delle prove nell'ordinanza con cui ha scarcerato il comandante Francesco Schettino. Afferma il comandante De Falco che «a seguito del contatto intercorso tra il responsabile della compagnia, il signor Mattesi Paolo presente in sala operativa ed il comandante Schettino, si decise di inviare altra persona, successivamente individuata nell'ufficiale Pellegrini Martino, poichè il comandante non appariva essere lucido».

DOMICILIARI IDONEI PER IL GIP «La misura degli arresti domiciliari appare pienamente idonea a scongiurare le esigenze cautelari di recidivanza in condotte criminose a sfondo gravemente colposo ad opera dell'indagato». Lo scrive il gip di Grosseto Montesarchio disponendo la misura degli arresti domiciliari ha conclusione del suo provvedimento relativo alla posizione del comandante della Costa Concordia Francesco Schettino accusato del naufragio del 13 gennaio al Giglio.

SOTTO CHOC, DISSE "BASTA NAVI" Francesco Schettino, dopo il naufragio, disse di voler cambiare vita e chiudere con le navi a causa dello sconforto per l'accaduto. Ma ciò non dimostra che il comandante avesse intenzione di fuggire. Lo afferma il gip di Grosseto nella sua ordinanza. «Si ripete che lo Schettino dopo aver lasciato la nave, non compiva alcun atto dal quale poter desumere che avesse intenzione di fuggire. Le dichiarazione da lui rese nella caserma dei carabinieri di Orbetello, circa la sua intenzione di cambiare vita e non voler più andare sulle navi - scrive il gip - sono chiaramente dovute allo sconforto per il disastro provocato e non rivestono alcun rilievo nel senso dell'intenzione di darsi alla fuga».

SCHETTINO HA AMMESSO MANOVRA SBAGLIATA Il comandante Francesco Schettino, che guidava la nave Costa Concordia il 13 gennaio quando si è schiantata contro gli scogli dell'Isola del Giglio, ha ammesso ieri davanti al gip di aver sbagliato la manovra di avvicinamento all'isola. È quanto si ricava dal provvedimento con cui il gip di Grosseto lo ha scarcerato variando la misura cautelare con quella degli arresti domiciliari.
Quella del comandante Francesco Schettino è stata una «manovra sconsiderata» nell«'eccessivo avvicinamento all'isola». Non solo: il comandante ha «sottovalutato» il danno alla nave, ritardando poi l'allarme. È quanto si legge nell'ordinanza del gip di Grosseto. «La gravità del comportamento colposo del comandante - si legge nell'ordinanza con la quale il gip di Grosseto Valeria Montesarchio non ha convalidato il fermo ed ha disposto i domiciliari per Schettini - è riscontrabile dall'inizio, con l'ordinare e mettere in atto la sconsiderata manovra di eccessivo avvicinamento all'isola, nella fase dell' impatto, con il sottovalutare il danno prodotto nella parte vitale della Costa Concordia e nella fase immediatamente successiva all'impatto, con il ritardo dei segnali di allarme e comunque di segnalazione alle autorità costiere dell'effettiva situazione in cui si trovava la nave».
Circa la «mancata convalida del fermo il giudice ritiene non sussistente un concreto pericolo di fuga dell'indagato, non potendo per legge e costante giurisprudenza il predetto presupposto identificarsi in una mera ipotesi investigativa non supportata da alcun elemento riferibile alla sua condotta». Così il giudice Valeria Montesarchio motiva la mancata convalida del fermo e dispone di domiciliari per il comandante Francesco Schettino.
«La grave imperizia, imprudenza, negligenza che connota la condotta del comandante Francesco Schettino rendono concreto e attuale il pericolo di reiterazione dei reati della stessa specie di quelli per cui si procede, ossia reati gravemente colposi ai danni di terzi affidati» all'indagato. Lo scrive il gip di Grosseto Montesarchio.

MANOVRA EMERGENZA? ATTO DOVUTO La manovra di emergenza compiuta dopo l'impatto non esime il comandante Francesco Schettino dalle sue responsabilità ed era comunque un «atto dovuto per limitare il più possibile le conseguenze tragiche» di quanto accaduto. Lo scrive il Gip di Grosseto nella sua ordinanza. «La manovra di emergenza che il comandante effettuava per accostare la nave alla costa dell' Isola (manovra da lui dettagliatamente descritta nel corso dell'interrogatorio) - scrive il gip di Grosseto nell'ordinanza - non vale ad esimerlo da responsabilità o comunque ad attenuare le predette responsabilità, poichè è logico che si è trattato, a quel punto, di un atto dovuto per limitare il più possibile le conseguenze tragiche che il grave errore commesso ed ammesso purtroppo ha determinato».

NON TENTO' DI TORNARE A BORDO Il comandante della Costa Concordia Francesco Schettino non fece alcun «tentativo serio» di tornare «almeno in prossimità della nave» dopo essere sbarcato mentre erano ancora in corso le operazioni di abbandono nave da parte dei passeggeri. Lo rileva il gip di Grosseto nella sua ordinanza. «Se anche fosse vero quanto da lui asserito sulla necessità oggettiva dello sbarco, nessun tentativo serio di ritornare almeno in prossimità della nave venne fatto dal comandante nelle fasi immediatamente successive all'avvenuto abbandono della Costa Concordia». Lo scrive il gip richiamando la circostanza in cui «Schettino lasciava la nave quando erano ancora in corso le operazioni di abbandono della stessa da parte dei passeggeri, gestite da altro personale di bordo».

SCHETTINO SMENTITO SUI SOCCORSI "IMPOSSIBILI" Altro personale ed ufficiali si adoperavano sulla nave per aiutare i passeggeri e ciò «smentisce oggettivamente» l'impossibilità dichiarata dal comandante Francesco Schettino di gestire il soccorso a bordo. È quanto si legge nell'ordinanza del gip di Grosseto, Valeria Montesarchio. «Il fatto che altro personale ed altri ufficiali ancora sulla nave si adoperavano in ogni modo per consentire lo sbarco dei passeggeri smentisce oggettivamente quanto dichiarato dal comandante Francesco Schettino sull' oggettiva impossibilità di dirigere e gestire le procedure di emergenza e soccorso». Così l'ordinanza del gip di Grosseto, Valeria Montesarchio, allorchè si afferma la sussistenza di «gravi indizi di colpevolezza» a carico del comandante della Costa Concordia.

RISCHIO INQUINAMENTO PROVE Non pericolo di fuga, ma rischio di inquinamento delle prove: anche così il gip di Grosseto Valeria Montesarchio, secondo quanto appreso, argomenta la sua decisione di non convalidare il fermo e di disporre i domiciliari per il comandante della Costa Concordia Francesco Schettino che, rileva il gip rimase sullo scoglio presso la nave.
Il fatto che ci sia stato abbandono della nave da parte del comandante Francesco Schettino non significa che sussista il pericolo di fuga: è quanto si ricava dalla decisione del gip di Grosseto di non convalidare il fermo in carcere e di disporre i domiciliari per il comandante della nave. Schettino, rileva ancora il gip, pur sceso dalla nave, è rimasto alcune ore sugli scogli insieme all'equipaggio.

TUTTI I NOMI DEI DISPERSI
La prefettura di Grosseto ha diffuso in serata sul proprio sito l'elenco delle 28 persone da rintracciare dopo il naufragio della nave Costa Concordia. Tali dati, si specifica, «tuttora in corso di aggiornamento, potrebbero risultare utili ai fini della ricerca dei cittadini italiani e stranieri».

Questi i nominativi:

Italia: Dintrono Maria, Girolamo Giuseppe, membro equipaggio, Trecarichi Maria Grazia, Virzì Luisa Antonia, Arlotti Dayana, Arlotti Williams.
Germania: Bauer Elisabeth (f), Ganz Christina Mathi (f), Ganz Norbert Josef (m), Grube Gabriele (f), Hoer Egon (m), Neth Margarethe (f), Schall Inge (f), Stumpf Siglinde (f), Werp Brunhild (f), Werp Josef (m), Galle Horst (m), Schroeter Margrit (f).
Francia: Blemand Michael (m), Gannard Jeanne (f), Gregoire Pierre (m), Litzler Mylene (f).
India: Rebello Russel Terence (m), membro dell'equipaggio.
Peru: Soriamolina Erika Fani (f), membro dell'equipaggio.
Usa: Heil Barbara (f), Heil Gerald (m).

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givian
view post Posted on 18/1/2012, 22:45




possibile che non ci sia un piano gia pronto in partenza per togliere il carburante?
ma perchè non ci si prepara prima cosi' da sapere cosa fare per evitare le catastrofi ambientali? <_<

dal tg com...

Costa, a breve piano carburante
"Sarà esecutivo entro fine settimana"

20:10 - Il piano per la rimozione del carburante dalla Costa Concordia "sarà reso esecutivo entro la fine della settimana", come ha comunicato Costa Crociere. In proposito è stata diffusa una nota, in cui si precisa che la società incaricata di rimuovere il combustibile rimasto nella pancia della nave è la Smit Salvage.
 
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39 replies since 14/1/2012, 10:22   542 views
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